Tempio della Concordia
Conservazione
Struttura
Grazie ai lavori di trasformazione in chiesa cristiana, dedicata ai Santi Pietro e Paolo,
effettuati nel VI secolo d.C., attualmente il Tempio della Concordia possiede la struttura
architettonica meglio conservata della Valle dei Templi.
Costruito come quello di Giunone su di un massiccio basamento destinato a superare i
dislivelli del terreno roccioso,
il Tempio della Concordia, come tutti gli altri, è in stile dorico,
possiede colonne alte 6 metri e 72 centimetri ciascuna. In origine le scale erano dipinte di bianco e i capitelli
e i frontoni variopinti, il tetto in marmo e le grondaie sporgevano con teste di leone.
Ingresso
PRINCIPALE
Sopra un krepidoma di quattro gradini
(m 39,44x16,91) si erge la conservatissima peristasi di 6x13 colonne, caratterizzate da venti
scanalature e armoniosa entasi, sormontata da epistilio,
fregio di triglifi e metope e cornice a mutuli.
L'ingresso principale era quello presente sul lato est perché gli antichi greci pensavano che il tempio dovesse
guardare là dove sorge il
sole che rappresenta la vita.
Copertura
Tegole marmoree
I timpani risultano
conservati integralmente, mentre nella cella, preceduta da pronao in antis
si accede attraverso un gradino. Risultano in buono stato di conservazione anche i piloni con le scale
d'accesso al tetto e la sommità delle pareti della cella. Sia l'interno che l'esterno del tempio in origine erano
rivestiti di stucco con la necessaria policromia. La sima mostrava gronde con protomi leonine e la
copertura prevedeva tegole marmoree. Durante trasformazione in chiesa cristiana si ebbe un
rovesciamento dell'orientamento antico, vennero abbattuti i muri del fondo della cella e si
chiusero gli intercolunni.
Di conseguenza con la ristrutturazione si praticarono dodici aperture arcuate
nelle pareti della cella, in modo
da costituire le tre navate canoniche, le due laterali nella peristasi e quella centrale.
Alla demolizione dell'altare d'epoca classica, seguì la sistemazione negli angoli a est
delle sacrestie.
Le fosse scavate all'interno e all'esterno della chiesa si riferiscono a sepolture alto-medievali,
secondo la consuetudine collocate in stretto rapporto con la basilica.
Denominazione
Il nome di Tempio della Concordia deriva da una scritta in lingua latina ritrovata nelle immediate vicinanze, la quale faceva riferimento alla "Concordia degli Agrigentini".
Argomenti correlati - Museo Archeologico Quartiere Greco-Romano Aeroporto Malpensa Sicilia
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