Mura Venete
cintura
bastioni
La costruzione di una cintura di bastioni, comunemente noti come
mura venete, lunga 6200 metri, che circondava la città alta trasformandola in una fortezza,
fù dovuta a
Venezia, che completò la funzione difensiva di Bergamo potenziando il sistema
aggiungendovi il torrione, tuttora esistente.
fortezza
inespugnabile
Strutturalmente
la cinta delle mura venete
erano formate da
14 baluardi, 2 piattaforme, 32 garitte di cui solo una è giunta ai giorni nostri,
100 aperture per bocche da fuoco, due polveriere, 4 porte denominate Sant'Agostino, San Giacomo,
Sant'Alessandro e San Lorenzo conosciuta anche come porta Garibaldi.
Inoltre erano presenti molte uscite e passaggi militari di cui, in parte, si è persa la
memoria.
Esternamente, considerata la mole,
i bastioni rappresentano un aspetto di fortezza inespugnabile per la città.
.
Le mura venete vennero costruiti a partire dal 1561 su ordine del Governo Veneto, in quanto Bergamo, come città posta alla frontiera ovest della Repubblica Veneta, poteva essere facile preda degli stati confinanti. In effetti a metà del '500, con la recente scoperta delle Americhe, la Repubblica Veneta stava iniziando il suo inesorabile declino nel dominio dei commerci marittimi, pertanto rivolse maggiore attenzione ai commerci verso il centro d'Europa. Di conseguenza il senato veneziano decise di rinforzare i confini situati nella zona psta ad ovest della repubblica.
In particolare le mura venete vennero realizzate tra il 1º settembre 1561 ed il 1588 nel 600 le 4 porte erano utilizzate solo a fini di controllo e pagamento del dazio. La costruzione dei bastioni ebbe un forte impatto a livello economico con grande impiego di capitali investiti dando ripresa ad una economia in crisi.
Il sistema difensivo della città di Bergamo venne, in passato, completato delle cosiddette Muraine, le mura quattrocentesche, costruite sempre per volere delle Serenissima Repubblica Veneta, che scendendo dai colli dove si trova la città vecchia con ampio percorso difendevano i borghi che si erano sviluppati nel corso dei secoli lungo le direttrici che collegavano Bergamo ai paesi e alle città vicine. Le Muraine furono completamente abbattute nel 1901, attualmente rimangono poche tracce delle stesse come il tratto di mura con merlature e feritoie originali in via Lapacano e la torre circolare detta del Galgario.
Nel suo complesso, la struttura delle mura venete , nel corso degli anni hanno subito pochi interventi di modifica o restauro, possiedono uno sviluppo pari a sei chilometri e duecento metri, all'esterno si trovava la cosiddetta Strada coperta, un camminamento protetto da muri, utilizzato dalle pattuglie di guardia. L'altezza delle mura in alcuni punti arrivava a cinquanta metri, sotto di cui si trovavano fossati, a protezione della medesima.
Attualmente le mura venete sono al centro di un'ampia opera di rivalutazione, in un contesto turistico di grande sviluppo locale. Nel corso degli anni compresi tra il 1976 ed il 1984 le mura venete sono state restaurate, ripulite e recuperate dalla assenza di manutenzione. Tre delle quattro porte d'ingresso quotidianamente sono attraversate da una gran quantità di automobili, in quanto la porta San Giacomo è soltanto pedonale, inoltre la Porta Sant'Agostino è per la sua diretta accessibilità dal centro cittadino l'ingresso principale per la Città Alta di Bergamo.
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