Convento di San Francesco
Chiostri
Medioevali
Un tempo di dimensioni molto più
ridotte, il convento di San Francesco
presenta l' accesso dalla piazza Mercato del
Fieno, fu
il complesso religioso più grande e importante
nella città medievale. Oggetto
di donazioni e lasciti, il monastero, insediato
nel XII secolo e completato nel
'500, si presenta con due grandi chiostri,
il primo, detto delle arche per la presenza
di diciannove arche costruite nel '200 e
destinate a sepolcri di famiglie cittadine,
il secondo chiostro, detto del pozzo, offre
una bella vista verso le Orobie.
Recupero
Ricostruzione
Soppresso
nei primi anni dell'Ottocento, il Convento di San Francesco venne trasformato
in caserma e poi in carcere, il
complesso subì gravi danni. Della grande
chiesa, adibita a magazzino, resta solo la
parte absidale con i relativi affreschi. Tra il 1935 e
il 1939 fu sottoposto a un radicale recupero
con ricostruzioni per collocarvi una
scuola. Attualmente il Convento di San Francesco è
sede del Museo Storico della città.
La costruzione del complesso del Convento di San Francesco fu iniziata nel XIII secolo su un'area regalata dalla potente famiglia Bonghi e, attraverso modifiche e addizioni, completata nel XVI secolo. La struttura, tipica dell'architettura medievale, si sviluppa tra il Chiostro delle Arche o maggiore e il Chiostro del Pozzo o minore, entrambi collegati da un breve corridoio che si diparte dall'angolo a sera del primo. .
La costruzione del complesso del Convento di San Francesco fu iniziata nel XIII secolo su un'area regalata dalla potente famiglia Bonghi e, attraverso modifiche e addizioni, completata nel XVI secolo. La struttura, tipica dell'architettura medievale, si sviluppa tra il Chiostro delle Arche o maggiore e il Chiostro del Pozzo o minore, entrambi collegati da un breve corridoio che si diparte dall'angolo a sera del primo. .
Il Convento di San Francesco oltre che per la sua architettura, riveste una importanza particolare per i frammenti di affreschi trecenteschi sopravvissuti ai secoli, all'incuria e alla deleteria opera attiva degli uomini.
Nella struttura architettonica del Convento di San Francesco era inserita una chiesa, voluta dalla famiglia che aveva ceduto l'area, consacrata dal vescovo Roberto Bonghi nell'agosto del 1292. Della chiesa, distrutta nel 1821 per fare posto a un carcere, rimangono solo la parte absidale e tre cappelle laterali che, tuttavia, mantengono dei frammenti di affreschi di grande valore artistico e storico, preziose testimonianze dell'arte trecentesca di Bergamo.
Il chiostro maggiore chiamato anche delle arche, veniva utilizzato nel XIV secolo come cimitero, conteneva, arche sepolcrali di famiglie dell'nobiltà cittadina e per questo era chiamato anche chiostro dei morti, il chiostro ha una forma rettangolare molto ampia, con arcate che ne segnano l'intero perimetro. Le arcate, collegate tramite colonne al muretto stiloforo, ingentiliscono e alleggeriscono la struttura senza intaccarne l'austerità.
Il chiostro minore denominato anche del Pozzo per la capiente cisterna posta al suo centro, presenta una forma quadrata e di grandezza inferiore a quella del Chiostro delle Arche, dalla terrazza che ha sostituito un terzo chiostro, è possibile vedere il panorama della sottostante parte nord-orientale della città bassa e alla cinta montuosa che la circonda. Le pareti del chiostro del Convento di San Francesco erano ornate da affreschi trecenteschi irrimediabilmente perduti per essere stati sostituiti nel XVIII secolo da altri raffiguranti i miracoli di San Francesco, peraltro deteriorati ma ancora visibili.
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