Isola di Stromboli

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Isola di Stromboli

Epoca
Dimensioni  

Caratteristica isola vulcanica , Stromboli appartiene all' arcipelago delle isole eolie, è stata frequentata ed abitata fin dall'antichità remota, venne riscoperta dopo la guerra da Roberto Rossellini che, con il film del 1949 Stromboli terra di Dio, portò l'isola e la sua straordinarietà all'attenzione del pubblico. E situata nel bacino Tirreno del mare Mediterraneo occidentale, rappresenta l'isola più settentrionale delle Eolie e si estende su una superficie di 12,6 kmq.
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Emigrazione
Sidney - New York

La produzione agricola dell' isola di Stromboli è tipicamente mediterranee con olivo, malvasia, coltivato basso in giardini terrazzati e fichi. Il ripetersi di eruzioni e terremoti, costrinse una grandissima maggioranza degli strombolani ad intraprendere la via dell'emigrazione, soprattutto verso l'Australia e l'America e l'isola rischiò seriamente di restare abbandonata.
Turismo  
VACANZE

Nell' isola di Stromboli il turismo rappresenta la principale risorsa economica, fino agli anni settanta era frequentata da persone alla ricerca di un ambiente particolare, ancora naturale ed integro e non privo di scomodità come la mancanza di elettricità e la scarsità d'acqua. Nei decenni successivi con lo sviluppo di strutture ricettive moderne il turismo è cresciuto in maniera considerevole, anche se resta limitato in prevalenza in occasione dei mesi estivi. Escursioni vengono organizzate durante le vacanze per la visita del vulcano con guide esperte che portano ad oltre 900 metri sul livello del mare, inoltre tramite imbarcazioni è possibile raggiungere nelle ore notturne la vicina e movimentata Panarea, lo scoglio di Strombolicchio e Ginostra, caratteristica località sull'isola di Stromboli dove l'unico mezzo di trasporto sono ancora i muli e rimane ancora irraggiungibile per via terrestre l'altra parte dell'isola. Infine dall'Osservatorio, si può ammirare la lava del vulcano, l'unico delle Isole Eolie perennemente in attività e il cielo stellato evidenziato dalla mancanza di illuminazione. L' isola di Stromboli è raggiungibile col traghetto da Napoli, Lipari, Milazzo e Messina, in estate anche in aliscafo da Messina e Reggio Calabria.
Centri
URBANI
I principali borghi abitati sono San Vincenzo definito come il borgo degli agricoltori, con l'approdo storico di Scari, Piscità e Ficogrande il borgo degli armatori. A sudovest, ancora raggiungibile solo via mare, c'è Ginostra, luogo straordinariamente arcaico e bellissimo, dove d'inverno restano forse 10 abitanti.
 
Distante poche centinaia di metri a nord-est dell'isola di Stromboli si trova il collo vulcanico di Strombolicchio, residuo di un antico camino vulcanico, l'isolotto attualmente ospita un faro della Marina disabitato e automatizzato.
 
La struttura vulcanica è alta 926 m s.l.m. e raggiunge una profondità di circa 1700 m al di sotto del livello del mare, in particolare Stromboli ha una persistente attività esplosiva ed è uno dei vulcani più attivi del mondo.
Lo Stromboli è un vulcano effusivo e le sue eruzioni avvengono con una frequenza media di circa una ogni ora con attività ordinaria che trova luogo ad una quota di 750 m s.l.m. dai tre crateri allineati in direzione Nord-est e Sud-Ovest all'interno della depressione della Sciara del Fuoco.
Le eruzioni stromboliane più violente mai accadute in tempi storici risalgono al 1919 e al 1930, ed entrambe sembra furono causate da grandi infiltrazioni d'acqua marina nel camino vulcanico, il magma, a contatto con l'acqua, avrebbe causato violente esplosioni con grande emissione di vapori e scorie, accompagnate da violenti terremoti. Le colate laviche si riversarono anche al di fuori della Sciara del Fuoco, arrivando a lambire i centri abitati, Piscità fu sfiorata per appena 20 metri, causando ingenti danni e numerose vittime, generando anche un tsunami con un'onda di 2-3 m che arrivò a far danni fino a Capo Vaticano, in Calabria.
L'ultimo evento parossistico è avvenuto il 15 marzo 2007 all'interno dell'eruzione febbraio-aprile 2007, con un'iniziale effusione di lava dal cratere di N-E, durata alcune ore e seguita dall'apertura di una bocca effusiva nella Sciara del Fuoco, a quota 400 m s.l.m. circa. Il 9 marzo 2007 si è aperta una seconda bocca sempre sulla Sciara del Fuoco, ma posizionata a circa 500 m s.l.m., l'attività di questa bocca è stata comunque breve di circa 24 ore. Infine il 2 aprile 2007 è terminata anche l'effusione di lava dalla bocca di quota 400 m s.l.m. Il 4 maggio 2009 il vulcano ha ripreso l'attività eruttiva.

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